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COMUNE DI ROCCASECCA DEI VOLSCI











Sorge su uno sperone del Monte Curio, ai cui piedi scorre il fiume Amaseno. Il suo territorio è delimitato a est dal Monte Alto (821 m.), a sud dal Monte Curio (616 m.), a ovest dalle Serre (711 m.) e a nord dalla Valle dell’Amaseno. La zona è ricca di boschi e di pascoli; sul versante nordorientale crescono il leccio, il castagno, il carpino e l’olmo. Il centro storico conserva integro il nucleo medievale, con piccole stradine che si snodano ad anelli concentrici fino a raggiungere il cuore del paese, rappresentato da Piazza Umberto I, sulla quale si affacciano la chiesa di S.Maria Assunta ed il castello baronale. Sulla cima del paese si erge il tempietto in stile classico di San Raffaele, con un ciclo di affreschi attribuito alla scuola del Domenichino. In zona periferica troviamo la chiesa di S.Croce, il Condotto del Diavolo ed il tempietto circolare cinque-seicentesco di S.Maria della Pace. Olio, olive e formaggi sono i prodotti tipici locali, cui si aggiungono l’allevamento di capre ed agnelli.


Il Tempietto della Madonna della Pace è ubicato ai piedi della collina di Roccasecca, in località Casini, ombreggiato tra alberi di ulivo e di frutta. Di stile bramantesco è spartito da elementi in cotto aggettanti sull’intonaco del fondo macerato dall’umidità. E’ stato costruito due anni dopo il Tempietto, nel 1661, e si caratterizza, come d'altronde a S. Raffaele, per il colore rosso dei mattoni, usati nella copertura, nelle paraste, nelle cornici, nella scalinata. La pianta circolare, unica nel territorio roccaseccano, i capitelli in cotto, l'ardita copertura, fanno di esso un monumento di rara bellezza architettonica. A mettere in pericolo la stabilità dell'edificio è la presenza di piante ed arbusti che crescono su tutte le pareti del complesso. L’interno è raggiungibile tramite una scalinata, in mattoni rossi posti di taglio. La cappella è a pianta circolare, presenta sull'asse trasversale due nicchie e nella parte centrale un altare, delimitato da due colonne corinzie. Tutte le decorazioni sono in stucco. L'unico affresco che affiora, ma è in pessimo stato di conservazione, è dedicato alla Madonna della Pace.


Il Tempietto di San Raffaele, a Roccasecca dei Volsci, paese in provincia di Latina arroccato su un fianco del monte Curio a376 m s.l.m., è situato nel punto più alto dell’omonima collina ed è un vero gioiello architettonico del XVII secolo. Eretto nel 1659, durante il suo esilio, dal Cardinale Camillo II Massimo, grande collezionista e mecenate, dell’importante famiglia romana nobiliare dei Massimo, le cui discendenze vantano un’origine leggendaria nell’età classica, colpisce per l’eleganza della struttura neoclassica e per il gusto antiquario del committente. L’interno, accessibile attraverso una scala in mattoni, è ad un’unica sala rettangolare piccola voltata a botte e decorata a cassettoni dipinti. Ospita interessanti affreschi, i cui bozzetti il Cardinale aspirerà poter essere realizzati dal pittore francese Niccolò Poussin. Gli affreschi di attribuzione incerta rispecchiano, in parte, lo stile architettonico classicheggiante dell’edificio e rappresentano scene dal libro di Tobia dove si parla dell’angelo Raffaele. L’epigrafe latina posta sopra la porta d’ingresso si riferisce al voto formulato da Camillo Massimo, all’Arcangelo Raffaele, protettore dei viaggiatori e guaritore dei mali, durante il viaggio di ritorno via mare, dalla nunziatura di Spagna nel 1653 presso Filippo IV, particolarmente burrascoso e pericoloso, per la salute sua e dei suoi parenti. Il Tempietto di San Raffaele, dopo vari passaggi di proprietà, a partire dagli anni ’40 del Novecento, è stato acquistato dalla Famiglia Scillia, la quale dagli anni ’50, trovandosi l’edificio in condizioni di massimo abbandono si è interessata a coinvolgere le autorità preposte per la tutela e la conservazione che, nel 1963, ha portato al restauro ed ai ricorrenti successivi interventi, salvando così un patrimonio architettonico di notevole pregio. Attualmente è in corso una ricerca storico artistica finalizzata all’attribuzione degli affreschi ed è condotta dalla Dott.ssa Antonella Caiola. Il monumento è visitabile contattando il comune che provvederà ad informare la famiglia proprietaria per l’eventuale apertura che è riservata a gruppi.




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