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Nel 2013 la Commissione europea ha introdotto il Sistema europeo di indicatori per il turismo (ETIS) con lo scopo di aiutare le destinazioni turistiche a monitorare e misurare le loro prestazioni in materia di turismo sostenibile, utilizzando un approccio comune comparabile.
L’ETIS costituisce uno strumento di gestione volontaria. I suoi risultati di monitoraggio si basano su un’auto-valutazione, su osservazioni, sulla raccolta di dati e sull’analisi da parte delle stesse destinazioni.
L’ETIS non imposta valori minimi da raggiungere e non fornisce alcuna certificazione. Individuando una serie di indicatori principali, tuttavia, fornisce alle destinazioni le informazioni di base di cui hanno bisogno per monitorare la sostenibilità e gestire l’attività turistica in modo più efficace.
La prima serie di indicatori ETIS è stata il risultato di diversi anni di cooperazione tra la Commissione e il gruppo per la sostenibilità del turismo (GST) ( 1 ).
Con la sua comunicazione ( 2 ) «L’Europa, prima destinazione turistica mondiale — Un nuovo quadro politico per il turismo europeo», segnatamente l’azione 11, la Commissione europea si è impegnata a «sviluppare, sulla base di Necstour ( 3 ) o EDEN ( 4 ), un sistema di indicatori per la gestione delle destinazioni».
L’ETIS era basato su 27 indicatori principali e 40 indicatori opzionali, suddivisi in quattro categorie: 1) gestione della destinazione, 2) impatto sociale e culturale, 3) valore economico, 4) impatto ambientale.
La fattibilità e la praticità del toolkit ETIS e dell’intero sistema a livello di destinazione è stata testata attraverso due fasi pilota nel corso di un periodo di due anni. Più di 100 destinazioni in tutta Europa hanno attuato e testato l’ETIS fornendo alla Commissione un feedback sulla loro esperienza.
La Commissione, con il sostegno di un pool di esperti, ha analizzato questo feedback sottoponendo il sistema a revisione nel 2015-2016. L’attuale edizione 2016 del toolkit ETIS è il risultato di tale revisione. Il toolkit fornisce alle destinazioni un sistema completamente testato e una serie più realistica di indicatori principali.
Note:
( 1 ) Il GST era composto da esperti del settore pubblico e privato nel campo del turismo sostenibile e ha fornito consigli alla Commissione sullo sviluppo di politiche volte a promuovere un approccio più sostenibile e competitivo rispetto alla gestione e allo sviluppo del turismo.
( 2 ) C0M(2010) 352 definitivo.
( 3 ) Rete delle regioni europee per un turismo sostenibile e competitivo.
( 4 ) Destinazioni europee di eccellenza.
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